Una delle citta’ piu’ antiche del mondo, ecco come puo’ definirsi Matera, oggi capoluogo di Provincia ( 2 in tutta la piccola Basilicata).
Da 7000 anni a oggi la vicenda umana si è svolta, senza interruzioni, in uno stesso luogo. L’antica città è sorta in un’area rupestre a ridosso di una grande spaccatura carsica, chiamata Gravina di Matera e si è sviluppata in uno stretto rapporto con la roccia. Sulla Murgia che incombe sul centro abitato sorsero i villaggi preistorici di Murgia Timone, e in quei tempi le caverne furono utilizzate come abitazione. Con l’avanzare dei secoli, con lo scavo dei blocchi di calcare della Murgia Materana è sorta la cittadina, che sembra costruita “fuori terra”. E cosi di secolo in secolo inizio’ la costruzione dei quartieri, detti“ Sassi”, scavando, piano su piano ( oggi se ne contano fino a dieci), le abitazioni nella roccia, che poi proprio roccia non è, ma quasi.
Matera, che oggi conta circa 65 mila abitanti, si trova a 400 m. dal livello del mare e dista 45 chilometri da Bari e dalle spiaggie di Policoro. Apprezzata e visitata per i suoi “sassi” offre anche tante altre bellezze di natura e di cultura , quali, prima fra tutte, la Cattedrale trecentesca, internamente ristrutturata nel periodo barocco, e che ospita interessanti opere lignee e pittoriche di artisti locali, tra cui spiccano il cinquecentesco presepe in pietra e il coro ligneo del ‘400, per non parlare del tetto, anzi il controsoffitto in legno dipinto, di fronte al quale non puo’ non stupire che gli artisti di quell’epoca lavoravano in condizioni di equilibrio certamente non comode, badando a dare alle immagini anche la prospettiva per chi poi le avrebbe ammirate dal basso.
Matera è una città magica, un luogo dove trovare atmosfere uniche. Una città che racconta la sua lunghissima storia attraverso i resti delle chiese rupestri ( 153 chiese rupestri, secondo la guida che ci accompagnava per due giri di tre ore ciascuno) le case nei “sassi”, i magnifici edifici e le tante chiese di epoche più recenti.
Si rimane incantati anche dalla moltitudine di stradine acciottolate che si arrampicano e ridiscendono fiancheggiate da piccole case con la facciata in pietra chiara, ma interamente scavate nella roccia calcareapietra e tutto appare dello stesso colore.
Si tratta di una città che è riuscita a passare da “Vergogna d’Italia” ( come la definì
Carlo Levi nel suo libro “Cristo si è fermato a Eboli” ) a “Capitale Europea della Cultura 2019”, e ciò ha sancito il suo successo.
Perche “Vergogna d’ Italia”? Perche’ fino agli anni ’50, anzi fino al 1952, Matera viveva delle condizioni igienico – ambientali non raccontabili, almeno per la popolazione meno abbiente, e credete, erano i più. Gente che fino al 1938 non aveva la fognatura ( aveva quella a cielo aperto nel torrente sotto) e pochi avevano la corrente elettrica. Poi nel 1952 De Gasperi, in una sua visita di stato si rese conto “ de visu” e sorsero subito i rimedi, leggi speciali e altro e, per farla breve, la citta’ risorse da quel punto di vista, perchè lo Stato, diede a tutti le case popolari ( sovrastano in buon numero la vecchia citta’,)e prese in permuta le vecchie abitazioni: un bell’ affare, a giudicare da ciò che è oggi Matera. Solo in pochi, cioè un 20% della popolazione beneficiaria di edilizia abitativa popolare, è rimasta, per sua fortuna, proprietaria delle vecchie case. Ma bisogna andare per capire che cosa è oggi Matera, e che cosa era 50 anni fa’. Qualsiasi descrizione non basta minimamente a descrivere le meraviglie e lo status di trasformazione indotto da un modello di sviluppo che ha fatto degli antichi sassi, abbandonati e degradati, un legante e animato “Museo diffuso”.
Non difficile da raggiungere da Catania, solo 474 KM, gran parte in autostrada, Reggio Calabria-Salerno, uscita a Sibari e SS 106 verso Taranto. Ma ovviamente molto prima c’è l’uscita e poi in una ventina di km si arriva in questa citta’, che oggia ha 3 svincoli stadali, mentre fino a trent’anni fa aveva strade quasi impercorribili. Ma certo c’è un perchè: si arriva e si entra da uno di questi svincoli e si trova una cittadina moderna, con palazzine dignitose e anche quelle che sono le case popolari date dallo Stato nel ’52 appaiono ancora in buone condizioni. Percorri qualche Km e arrivi in via Lucana: li si apre pian piano uno scenario che non si puo’ descrivere per bellezza, unicita’ e quant’altro. Il centro storico della citta’ i Sassi Caveoso e Barisano e la Civita, abitata dai nobili e dal clero. Ripeto, bisogna andare per capire, pensare , riflettere anche sulla storia di questi antichi luoghi, sia dal punto di vista architettonico, senza dubbio un fenomeno, ma anche dal punto di vista umano e sociale, e pensare che fino a 50 anni fa la gente ci viveva in condizioni quasi disumane. Certo oggi chi ci vive ancora ha tutto: luce acqua, telefono e ogni confort. Ma chi ci vive ? Dei circa 100 alberghi sorti ( da 3 che ve ne erano) moltissimi sono a 4 o 5 stelle con le stanze ricavate nella roccia, e magari con la vasca Jacuzzi, e poi ci sono “solo”… 500 B& B, sparsi per la citta’ vecchia e nuova. Centinaia sono i pub, e tantissimi i ristorantini : certo in inverno fa freddo e umido: ma l’umido è di casa a Matera e la mortalita’ infantile, ma anche senile, del secolo scorso aveva un tasso elevatissimo. Venti i films girati a Matera e dei migliori anche in circolazione. Uno sviluppo economico-sociale di proporzioni gigantesche. Un riscatto senza precedenti, servono da due a tre notti in hotel o B &B per visitarla bene tutta, ma essenziale è avere una guida e le guide che abbiamo incontrato noi sono eccezionali persone. Si mangia abbastanza bene un pò dovunque, prezzi medio-alti, i bar invece hanno prezzi esosi, porzioni ridicole e gente improvvisata che dimostra tutto il boom economico che gli è arrivato addosso, i B & B prezzi medi, e gli alberghi invece, specie quelli nel centro storico, sono un po’ cari. Ma è la Matera di oggi. non ne trovi una uguale nel mondo.