Di questi tempi il miracolo che si chiede all’amatissima Bambina è forse più complicato che fermare la lava: salvarci da noi stessi.
Il velo della Santa – così documentano gli Acta Sanctorum – riuscì ad arrestare una terribile eruzione che minacciava di distruggere Catania nel 252 d.c., l’anno dopo la morte della giovane Agata già osannata per il suo eroismo.
Miracolo che si ripetè più volte nel corso della storia, il più clamoroso forse quello del 1886 quando il Beato Cardinale Dusmet, il cardinale dei Poveri, lo portò a Nicolosi ottenendo l’immediato blocco del fiume di lava che ne minacciava le abitazioni.
Era bianco il Velo – simbolo di candore virginale – ma a contatto con il fuoco a cui impone di fermarsi diviene rosso.
C’è bisogno di parafrasi? Non ce n’é bisogno: la simbologia è più che evidente.
Mariella Gennarino intorno all’idea di questo velo ha lavorato alacremente in questi giorni per proporne una nuova preziosa versione con l’intento di onorare la Bambina a cui – come tutti i catanesi – è particolarmente devota
Accanto a lei lo storico Gianluca Vecchio, che mostrerà in diretta alcuni straordinari oggetti provenienti dalle sue dotte ricerche.
E il Presidente del comitato per i festeggiamenti agatini Riccardo Tomasello a spiegarci (ahinoi) la straordinaria situazione attuale.