Pochi esemplari ancora presenti in tutta Italia per questa singolare autovettura sportiva costruita nelle factories delle nebbie inglesi,una due posti veramente secchi un coupe’ strano ,squadrato insomma una macchina particolare , non bellissima a vedersi ma intrigante.Nata da un progetto di Colin Chapman- chi non lo ricorda col suo cappellino nero lanciato in aria a ogni vittoria di una Lotus in F 1- nel 1966 e prodotta nelle sue evoluzioni fino al 1974, Motore centrale 1600cc,115 cv, cambio 4 marce sedili in pelle ,colore preferibile il verde inglese. Una di queste vetture partecipa con successo al campionato italiano autostoriche salita con alla guida il senese Stefano De Santi presidente della prestigiosa scuderia Valselsa Classic di Colle Val D’Elsa e quest’ anno ha già vinto con anticipo il campionato italiano Autostoriche salita della classe 1600 GT secondo raggruppamento.La vettura che abbiamo provato e ‘proprio questa( daltronde a parte l’amicizia , non è facile trovarne altre in giro) nelle strade delle colline toscane nei pressi di Colle Valselsa e Radicondoli e la impressione ricevuta e’ favorevole.( della buona cucina … di casa De Santi poi vi diremo nella rubrica Ricette). E ‘una macchina da corsa (adattata, ma certo non nacque con queste qualità)tranquilla e va bene nei tratti veloci ,adatta in realtà più alla pista che alle cronoscalate . Infatti la scarsa disponibilita’ di rapporti al cambio e al ponte adeguati, non fanno trovare il giusto equilibrio in diversi percorsi montani.In piu’ il cambio è difficile da manovrare, perche’ ha la marcia indietro accanto alla prima marcia avanti e necessita precisione negli innesti.
Buono l’ assetto con scarso rollio nelle curve semi larghe. Ottimi ifreni mentre la posizione di guida alquanto distesa e la consolle centrale tra i due due sedili, danno idea di essere seduti e ” calati”più sua una formula che in una Gran Turismo e ci si sente li dentro un po’ costretti. Vettura che ha bisogno di un periodo di lungo apprendistato prima di essere di dominio del pilota ,quindi attenzione, s e ne trovate una e volete correrci, perché non perdona molti errori.
Le gomme sono quelle scolpite sia pure da gara, ma avremmo preferito direttamente le slik, che aiutano sempre e perdonano errori ,che per la prima volta che provi questa macchina ci sono per forza,poi ci fai la mano e non si nota più .Macchina tenuta in maniera perfetta, dove la martellata per sistemare un parafango non esiste.
( Vincenzo Barone)
3 Comments on "Prove autostoriche da corsa oggi: Lotus Europa"
Comments are closed.
sono onorato x l’ottimo lavoro svolto dall’amico Vincenzo Barone.
Buonasera,
potrei aver modo di contattare il sig. De santi per informazioni riguardo alla lotus Europa?
Grazie
scuderia VALDELSA CLASSIC COLLE VAL D’ELSA