“Problematiche e ipotesi di recupero del patrimonio culturale di Caltagirone” è stato il tema di un seminario che su iniziativa del Gruppo FAI di Caltagirone guidato dalla Prof. Aline Lo Giudice, si è tenuto nel salone di appresenatanza messo a disposizione dal Commissario al Comune della cittadina, regina dei Monti erei, cittadina che , allo stato, soffre di una crisi politica che ha portato alla nomina di un commissario, ma che senza dubbio si riprendera’ da questo momento di impasse. E’ in forza di cio’ l’iniziativa del FAI ha non solo avuto un plauso dai partecipanti al seminario, ma il fare propositivo fara’ certamente da leva allo sviluppo dei propositi manifestati in tale consesso.
Dopo una introduzione di Domenico Amoroso, gia’ direttore dei musei civici,ha relazionato la Prof Aline Lo Giudice che ha parlato delle azioni del FAI, sulla Mission e sugli strumenti del sodalizio che tutela ambiente conseguentemente beni culturali.Altrettanto incisiva è stata la relazione dell’Avvocato Colomba Cicirata, sui recenti orientamenti legislativi per la tutela e il recupero dei beni culturali.
Ha poi preso la parola l’ing. Ignazio Alberghina , dirigente del Comune, su strumenti e strategia per la tutela del territorio. E’stata poi la volta di Don Fabio Raimondi, responsabile dei beni ecclesiastici della Diocesi alatina.
Ha concluso i lavori una dettagliata relazione dell’Arch. Fulvia Caffo, Soprintendente per i Beni ambientali e culturali dell Provincia di Catania incentrata sulla tutela e il restauro dei centri storici in generale, ottolineando la necessita’ dell’adozione dei piani particolareggiati, adottata finora da soli due comuni su 58 che ve ne sono in Provincia di Catania.