Un incontro tra istituzioni e cittadini promosso da Italia Nostra ,sezione di Catania, per parlare dei problemi del centro storico della nostra citta’, bello ma tormentoso e tormentato.Una disamina della legge che ne regola e disciplina
gli eventuali accorgimenti atti a renderlo piu’ fruibile.C’erano l’assessore al decoro urbano, Salvo Di Salvo, accompagnato dall’ing Basile dell’ufficio tecnico, e poi Fulvia Caffo, Soprintendente per i beni culturali, Tania La Via, che faceva gli onori di casa, Giuseppe Scannella presidente dell’ordine architetti, Santi Cascone, Presidente dell’ordine degli Ingegneri, Maurizio Erbicella , Anna Mignosa, con il coordinamento di Leandro Janni ,vice presidente regionale di Italia Nostra, che a prescindere dal suo intervento , faceva anche da moderatore. Mancava il Sindaco, ma non tutto si puo’ avere! Daltronde l’interesse dei soci Italia Nostra e della gente comune non è che sia stato imponente, tuttaltro, ma poi sono sempre pronti tutti a criticare sul fatto che non si affrontano i problemi.
Tutti comunque i relatori al capezzale del centro storico a discutere che del patrimonio storico della citta’, come Fulvia Caffo che ha parlato sui centri storici come beni culturali, e sull’.evoluzione del concetto di bene culturale, atteso che il bene culturale del centro storico deve essere in ogni città , dove questo viene rivalutato , assolutamente parziale risulta per il Soprintendente questa legge, che non basta, ma servono altri strumenti per affrontare i problemi alla radice; ci vuole un piano regolatore specifico e per esempio un piano paesaggistico può dare un grosso contributo. L’ esperienza della Soprintendenza nei rapporti con il Comune è positiva anche per la sinergia venutasi a creare, ma molta ancora è la strada da percorrere per arrivare al top. Interventi poi dell’arch Scannella, presidente dell’ordine degli architetti, e poi alla fine interventi del pubblico , fra cui quello molto incisivo dell’ex Soprintendente e assessore Regionale Gesualdo Campo. Una considerazione tuttavia va fatta:( ndr) possiamo parlare di centro storico quanto vogliamo, ma se non si danno delle regole precise e che poi si facciano rispettare, abbiamo voglia di parlare.