La prima edizione della Floriopoli- Cerda si è felicemente conclusa, anche se va detto che come tutte le cose che si fanno per la prima volta, anche in questa circostanza diversi aspetti della manifestazione, sia pur lodevoli, vanno migliorati e perfezionati, affinche questa affascinante competizione assurga a fasti migliori:l’estro creativo di Toto’ Riolo, cerdese puro ( che gentilezza che abbiamo trovato a Cerda in 3 giorni, da parte di ogni categoria di gente che incontravamo a vario titolo!) pilota di fama internazionale che ha vinto 3 edizioni della Targa Florio moderna; dicevamo l’estro creativo di Toto’ ha inventato questa cronoscalata, che altro non è che il primo tratto della Targa Florio, la piu’ bella gara del Mondo, che chi come il vs cronista, ha avuto la fortuna di disputare negli anni ’70 , non credeva i suoi occhi nel potere ripercorrere almeno i primi 6 km, con un nodo alla gola, dopo 38 anni: Pochi siamo stati coloro i quali abbiamo potuto dare questa testimonianza, ma una corsa cosi’ ,merita tanto di piu’ e tutti ci impegneremo il prossimo anno, affinchè diventi, presto, una prova del Campionato Italiano Autostoriche con una data “ meno calda”( ma nemmeno di fine stagione…) la vorremmo a Maggio, caro Presidente Aci Palermo Pizzuto, come era la ns Targa Florio! Tre giorni a provare e riprovare questi 6 KM di strada mitica che va da Floriopoli a Cerda,un tratto veloce, rallentato per l’occasione da 3 chicane mobili per evitare rischi ( e non c’è stato un solo ,anche minimo ,incidente) e poi in un solo giorno, la Domenica, una parata di vetture “legend”, poi le prove ufficiali, poi due manches di gara: ll caldo torrido, implacabile, ha giocato due brutti scherzi a uno spettatore, e anche un pilota ed entrambi, che,avendo fatto ricorso alle ambulanze, hanno indirettamente contribuito a creare due ore di ritardo nella macchina organizzativa, molto volenterosa, ma appunto “ in rodaggio”. Ciro Barbaccia con una Paganucci BC 2000 ha relizzato sia in prova che in gara la migliore prestazione, vincendo la gara: Molto bene anche Mimmo Guagliardo con una Porsche innovativa, Massimo Perotto con l’Audi, Manlio Munafo’ con la Lucchini 3000, e anche un outsider per le sport, Matteo Adragna, non ha demeritato; molto bene La Franca con una Porsche, e Natale Mannino con analoga vettura,e il bolognese( di Alcamo) Salvatore Asta su bmw; altrettanto bene Fullone di Collesano che con una Bmw 2002 ha strabiliato e ha lasciato dietro la Porsche di Gioe’, che ha comuque fornito una prestazione piu’ che onorevole, come fa sempre.Nelle moderne , un “ millino” guidato da uno scatenato Rino Giancani ha lasciato dietro tutti, con grande soddisfazione di papa’ Onofrio, che da anni, con tanta passione e sacrifici. spinge il figlio a onorevoli risultati. Alle 17 tutte le vetture in piazza per una lunga premiazione, che ha toccato buona parte dei partecipanti ,alla presenza del Sindaco di Cerda, questa cittadina con le auto da corsa nel Dna, cuore pulsante della vecchia Targa Florio. Un plauso a Ernesto Riolo,alla sua terza gara in assoluto che ha ripercorso su una Peugeot 106 le orme del famoso padre Toto’, indaffarato a ogni ora del giorno e della notte per la buona riuscita della manifestazione, per buona parte sulle sue spalle.Ancora un plauso ai piloti catanesi quasi tutti della scuderia Etna e alcuni dell scderia Targa Florio, di Michele Miano; tutti assititi dal camion di Turi Tudisco e dal figlio Ivan: c’erano Dario e Ruggero Nicolosi, Sergio Sambataro, Ivan Tudisco, Eugenio Guglielmino e Vincenzo Barone .Alle 19 tutti giu a posare le vetture e finalmente a prendere la via di casa, stanchi( ancora oggi per il vs cronista) ma soddifatti.In buona sostanza siamo stati alla Targa Florio, e al suo tempo, sia da spettatori prima ,che da piloti poi, gli orari erano questi, per chi se lo ricorda bene.