Eventi culturali, momenti di educazione finanziaria, dibattiti fra Istituzioni, rappresentanti del mondo bancario e dei comparti produttivi: queste le iniziative che hanno animato l’edizione siciliana degli Incontri Abi per lo sviluppo del territorio, queata volta a Catania dal 20 al 24 gennaio. L’iniziativa Abi, inaugurata nell’autunno 2011 e giunta alla tredicesima edizione, tornata in Sicilia dopo la tappa di Messina del gennaio 2013.Sabato 23 gennaio, dalle 9.45 in presso il Teatro “Vincenzo Bellini”, dove si è svolto l’evento istituzionale che per consuetudine rappresenta il momento clou di ogni Incontro Abi sul territorio ed è stata occasione di dibattito e confronto fra amministratori, banche e imprese. Dopo i saluti dei rappresentanti delle Istituzioni locali ha preso la parola il Presidente dell’Associazione bancaria italiana Antonio Patuelli, che ha dato il via ai lavori della mattinata con il suo intervento introduttivo e molto esaustivo, tutto tenuto “a braccio” e durato 50 minuti; dopodichè ,a seguire, si è svolta una doppia sessione di tavole rotonde, “Le banche e il territorio” e “Le banche italiane per il Paese”, animate da esponenti del mondo bancario e dell’imprenditoria catanese. E’ stata un’occasione di dibattito e testimonianza per fotografare l’attuale congiuntura e ragionare assieme sulle possibilità di una sempre maggior sinergia e vicinanza tra banche e aziende. Ha chiuso la mattinata l’intervento del Direttore generale dell’Abi Giovanni Sabatini. Molto seguito l ‘ìintervento del Sindaco Enzo Bianco “Ci aspettiamo molto da questo appuntamento e siamo al vostro fianco per delineare un’opportunità di sviluppo valida per tutto il Sud: se si mette a punto a Catania e nel Distretto Sud-Est un modello di sviluppo basato anche su un credito più accessibile che tenga conto delle esigenze del territorio, questo potrà poi essere esportato altrove”.
Antonio Patuelli, presidente dell’ABI, nel suo intervento, si è poi annche richiamato all’intervento del Sindaco Bianco, condividendo la visione dello stesso, di un sistema di sviluppo più attento al territorio e di un Mezzogiorno che ha un ruolo centrale nel processo di sviluppo dell’Italia in fase di uscita dalla crisi.
Enzo Bianco aveva cominciato il suo intervento ricordando come, al contrario di Palermo con i suoi uffici regionali e statali, Catania, che è la più grande città italiana non capoluogo di regione, che fonda la sua economia sull’industria e sul commercio e che ha patito la crisi in maniera pesante. Il saluto del Governo regionale in assenza del Presidente Crocetta, impegnato in altra sede, è satto portato dall’assessore al territorio Giovanni Pistorio .Alla Convention hanno partecipato oltre 1000 persone,( il teatro era pieno non solo in platea, ma anche nei palchi fino al terzo ordine), e ha visto la partecipazione del migliore pubblico che si potesse immaginare. Imprenditori, professionisti, commercialisti, e moltissimi colleghi giornalisti, oltre a un numero incalcolabile di bancari di ogni grado.