L’origine del piatto di pasta con sarde è leggendaria: si narra di un cuoco del generale arabo Eufemio che sbarcato in Sicilia alla conquista dell’isola ,si trovò a dovere cucinare per le truppe , le sue truppe, in condizioni di disagio. Il cuoco mise insieme quello che la natura dei luoghi gli offriva e cioè il pesce ed i finocchietti, e il pan grattato che faceva sostanza e toglieva l’appetivo con un piatto di pasta.
La vera verita’ sta invece nel fatto che si tratta di un piatto povero,ma esaustivo di un pranzo, in quanto ricco di ingredienti che teoricamente arrivano fino a lasciare la bocca dolce, in virtu’ dell’uva passolina.E cosiì una massaia riusciva a fare quadrare i conti di una famiglia a tavola.
Premetto che la pasta con le sarde è di origine palermitana mentre a Catania , si usano alici e mascolino. In piu’ la pasta con le sarde si fa con il bucatino, ma noi la proponiamo con un tipo di pasta ancora palermitana,gli anelletti. Piu’ pratici da servire a timballo,in luogo dei lunghi bucatini.Nel senso che. se hai 6 persone e sei seduto a tavola, meglio il bucatino. Ma se hai una cena in piedi per 30 persone, meglio l’anelletto.
500 grammi di anelletti ( si trovano anche a Ct)
500 grammi di sarde fresche( aperte e pulite( al mercato della pescheria a 4 euro a Kg)
250 grammi di finocchietto di montagna( Piazza Guardia)
3 filetti d’acciuga
uvetta q.b.
Pinoli q.b
1 cipolla media
1 pizzico di zafferano
passata di pomodoro ( 100 grammi) sale e pepe
Pulite i finocchietti e lessateli in acqua salata, scolateli e conservate l’acqua di cottura in cui farete cuocere gli anelletti.( mi raccomando, come nella precedente ricetta ,6 minuti di cottura, al resto ci pensa il vostro forno a 200 gradi per 15 minuti)
In un tegame largo e a bordi alti fate soffriggere la cipolla tritata con le acciughe che schiaccerete con una forchetta finché non si sciolgano, accompagnadoli con 100 gr di passata di pomodoro buona marca.( serve per rafforzare il colore verde dell’amalgama che diventa un po rossiccia.)
Aggiungete le sarde gia aperte( si frantumeranno da sole). l’uvetta, i pinoli e un pizzico di zafferano, versate i finocchietti tritati, condite con pepe nero macinato.
Fate cuocere a fuoco basso, mescolando di tanto in tanto fino ad ottenere una salsa omogenea.
Nell’acqua dei finocchietti, aggiustata di quantità e sale, lessate gli anelletti( 6 minuti)
Prima di scolarli, mettete nell’acqua un pizzico di zafferano. Scolateli e mescolate con i due terzi della salsa.
Teglia a ciambella , unta con olio e pangrattato in tutti i lati, riempite fino a orlo. Infornate per 15 minuti: attendete che si raffreddi un bel po e poi potrete capovolgere in un piatto piu’ largo e mettere il resto della salsa al centro.
Piatto speciale, apprezzato anche da catanesi DOC.
NB : La sarda dello Ionio ha un sapore meno forte della sarda del Tirreno, quindi chi vuole sentire ancor di piu’ la sarda si compri quella che vendono a Palermo, Termini, Cefalù.