Sant’Agata simbolo delle donne vittime di femminicidio. Tema, quest’ultimo, ampiamente dibattuto in occasione della tavola rotonda all’interno del Salone della Biblioteca dei Domenicani. Un confronto con interventi di altissimo profilo – primo tra tutti quello dell’arcivescovo mons. Luigi Renna – portatori di nuovi punti di vista e riflessioni su un fenomeno ormai ben oltre la soglia di allarme “Sant’Agata tutto l’anno”, l’auspicio, del presidente emerito del comitato per la Festa di Sant’Agata, l’imprenditrice Mariella Gennarino che ieri, per il secondo anno consecutivo, a conclusione del confronto, ha radunato istituzioni, associazioni, enti nella piazza della chiesa di Sant’Agata al carcere per rinnovarLe l’omaggio floreale. Su per una lunga scala una vigilessa del Corpo dei vigili del fuoco ha deposto un mazzo di fiori dietro la grata della finestra, in segno di amore e devozione per la Santa Patrona. Un nuovo sentire, carico anche di rabbia costruttiva alla luce degli ennesimi casi di brutale ferocia di uomini contro le donne. Un momento ad alta densità emotiva, dove spiritualità, dolore per le vittime, unione hanno fatto pulsare di vita e speranza quell’angolo di Catania, illuminato d’arancione e sublimato dalle note del Quartetto d’archi diretto dal Maestro Fabio Raciti con l’esecuzione di inni popolari dedicati ad Agata.
“Ho percepito un’adesione totale all’iniziativa, che si traduce in un contributo soprattutto umano che deve rappresentare la spinta per combattere una battaglia sociale, morale, etica cui non possiamo sottrarci”, commenta Gennarino ringraziando ancora una volta gli intervenuti. Tra questi, di forte impatto emotivo la performance degli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Catania – diretta da Gianni Latino – Iris Buscaglia, Roberto Giglio, Salvatore Pace, Dariia Ruggieri Chorna, Federico Trigilio, con il loro NO “in arte” alla violenza, e i pensieri espressi dai baby sindaci e dai giovani rappresentanti delle scuole del territorio. “Ancora un ringraziamento al Soroptimist International di Catania che sostiene la campagna internazionale Orange the World promossa dall’Onu, illuminando d’arancione la Chiesa di Sant’Agata al Carcere, e presente anche con un banchetto per la vendita delle clementine il cui ricavato sarà devoluto a un ente diocesano”.
Ufficio stampa
Valentina Sciacca