Nell’ambito delle attivita’ settimanali della Delegazione Fai di Catania, il Soprintendente per i beni Culturali Fulvia CAFFO,( da pochi giorni in quiescenza per raggiunti limiti di servizio) su invito della D.ssa Antonella Mandala, capo Delegazione ha tenuto una conferenza sulle origini e lo sviluppo del teatro Bellini dalla edificazione ai giorni nostri, mettendo in luce non solo la storia della nascita del teatro, ma anche e soprattutto l’architettura e la descrizione minuziosa dei decori dello stesso stabile.Fulvia Caffo ha descritto la storia del lungo percorso, durato oltre sessantanni,della costruzione del teatro, dei molteplici progetti iniziali e del dibattito cittadino per la realizzazione di un teatro Politeama in altro sito;ha quindi mostrato i due progetti che il famoso arch. Andrea Scala, di origine friulana ,ma attivo a Milano, propose alla città ,l’uno davanti il Convitto Cutelli e l’ altro in prossimità di Piazza Manganelli. I progetti non furono accettati per la radicale trasformazione urbanistica del tessuto urbano settecentesco e per l’eccessivo impegno economico necessario. Nel 1880, a cura di Carlo Sada (1849-1924) allievo e assistente dello Scala,( che nel frattempo prese il posto del suo maestro)venne approvato il progetto esecutivo di completamento di quanto già realizzato dal suo predecessore e operando per un contenimento dei costi di costruzione. Il Sada, importante interprete dello stile eclettico e della cultura ottocentesca del progetto fornì un ricco abaco di particolari costruttivi, arredi, decori, e soluzioni innovative come l’areazione naturale, utilizzando lo stesso sistema di illuminazione a gas del teatro. Egli ben presto divenne, appena venticinquenne, il progettista alla moda dell’ aristocrazia e della borghesia imprenditoriale catanese.La serata inaugurale fu quella che vide la rappresentazione di Norma di Vincenzo Bellini .
Alla serata , tenuta nei locali dell’Orto Botanico, erano presenti circ 50 soci e al tavolo della Presideenza erano altresi presenti e relatori Domenico Tempio del quotidiano La Sicilia, e Filippo Cosentino, Consigliere di Amministrazione del Teatro Bellini che hanno a loro volta fatto i loro interventi.