Da qualche settimana il magistrato Sebastiano Ardita sta tenendo, su invito di diversi club e istituzioni sociali della citta’, una serie di incontri per presentare il suo libro intitolato CATANIA BENE,edito da Mondadori, in cui parla di mafia, cointeressenze, e descrive un certo periodo della storia della citta’, alquanto recente, in cui la parte buona della citta’ e la parte meno buona convivevano in modo piu’ o meno reciprocamente tollerante: la Catania degli ormai lontani anni Ottanta. Sebastiano Ardita, magistrato in prima linea nel contrasto al fenomeno mafioso, entra col suo libro nei meandri di questa città dai volti contrastanti, con il benessere dei quartieri alti che si contrappone al disagio sociale delle periferie, dove i ragazzi abbandonati al loro destino sono facile preda del reclutamento mafioso , e parla dei vari ” personaggi ” mafiosi del periodo. Il Procuratore Ardita( oggi Aggiunto a Messina) nel suo volume descrive anche una città ufficiale che, per larga parte, di fronte al fenomeno Mafia e Cosa Nostra, alquanto pregnante in quell’epoca, si voltò dall’altro lato, facendo finta di non vedere.
Comunque il libro va letto e quindi chi vuole lo puo’ comprare in libreria e buona lettura. La serata di presentazione cui abbiamo assitito, si è svolta nel salone della CGIL Catania a via Crociferi, dove gli ospiti sono stati presentati dal Segretario Giacomo Rota, e tra questi vi era anche il capo redattore de” La Sicilia” Giuseppe DiFazio, poi Pina Palella( responsabile della legalita’ alla CGIL Catania) il magistrato Mario Amato( oggi presidente di sezione a Caltanissetta) e il giornalista Antonello Piraneo de” La sicilia” nel tuolo di moderatore,e ognuno di loro ha fatto un intervento a commento del volume, prima di passare la parola all’autore. Oltre cento gli intervenuti ,fra cui il Deputato Regionale all ‘ARS Concetta Raia e altre autorita’ cittadine rappresentanti di diverse istituzioni.
LA COPERTINA DEL LIBRO