58 edizioni non sono poche. Una cronoscalata Monti Iblei che vuole riqualificarsi, in quanto gia’ dalla scorsa edizione l’organizzazione è stata affidata al Team Palike’ di Palermo, gente che fa questo mestiere( rally , slalom e questa cronoscalata ) e la cosa effettivamente ha funzionato, sotto lo sguardo suadente di Nicola Cirrito,ma sopratutto con la diplomazia tutta femminile della moglie Annamaria, persona insostituibile. Tuttavia ancora qualcosa da sistemare c’è:infatti è stato inconcepibile che la rotonda antistante la linea di partenza sia rimasta fruibile anche all’utenza normale, e non puo’ dirsi a 200 piloti di non avere rispettato gli spazi del paddock e avere invaso la rotonda, bensi’ semmai di non avere transennato alcune stradine che avrebbero impedito ai piloti stessi di passare costi’; altra soluzione per il prossimo anno sarebbe quella di spostare in avanti la partenza di almeno 500 metri e allungare l’arrivo di altri 200 metri,in quanto la confusione l’ha fatta da padrone, con buona pace anche dell’area di delimitazione della zona paddock che ,ricordiamo a tutti ,
è coperta da assicurazione RCT anche per un prototipo ( mai nessuno che ti alleghi alla busta con i numeri di gara e pass varii , anche una copia della polizza !! che invece sarebbe utile che tutti i piloti ne prendessero visione). Non è polemica ,ma un po di organizzazione piu’ efficiente non sarebbe stata male e non ci riferiamo solo al Team Palike, ma anche e soprattutto alla ASD Pro Monti Iblei, persone tutte gentilissime ,cordiali e volenterose, ma un po inesperienti in materia di corse e quindi con i loro limiti naturali. Andiamo alla gara , valida per il campionato automoderne e quindi di notevole importanza, e valida anche , nel settore autostoriche ,per il campionato siciliano. questo ambìto campionato siciliano che solo CSAI Sicilia ha saputo negli anni costituire e portare avanti, con la collaborazione di Scuderie( ASPAS , ETNA, GIARRE CORSE, CATANIA CORSE E altre) e naturalmente dei piloti, spina dorsale dell’automobilismo siciliano. Ha vinto il migliore : DOMENICO CUBEDA , con la sua Osella tornata a un colore bello( vedi foto) e lo meritava, perche’ da qualche tempo non era stato molto fortunato.Al secondo posto Vincenzo Conticelli, che ha battuto il figlio Francesco( terzo), al quarto Samuele Cassibba, che ha battuto il padre Gianni,giunto quinto. Insomma sti figli irriguardosi !!! Se si pensa che fino a 30 anni fa’ al padre si dava di “Vossia” e in quasi tutte le famiglia la figura del Pater familias era dominante e incuteva quasi terrore, oggi la realta’ è ben diversa e infatti questi sono i risultati: altra coppia padre- figlio nelle autostoriche dove Giacomo Barone ha massacrato il padre, ebbene si proprio il Vs cronista Vincenzo , con un ottimo tempo , e se poi vogliamo indicare anche Ruggero Nicolosi e il padre Dario, stavolta troviamo la situazione invertita, ma solo perchè al figlio andava male la macchina. Sfortuna per Orazio Maccarrone, “principe” della Giarre Milo,che ha preso i punti solo in Gara 2 in quanto in Gara 1 ha rotto la catena e peccato pure per Giuseppe Corona ( Osella cn 2000) velocissimo in prova ma sfortunato in gara. Invece prova spettacolare di Salvo D’Amico ( Scuderia Etna)in gruppo A 2000, ma ormai ci siamo talmente abituati che non fa neanche notizia , e pure bravo Ivan Tudisco( Scuderia Etna ) che dopo un sabato in fibrillazione ( il padre Salvo ha rischiato il ricovero in manicomio !!) con la macchina che faceva i capricci, ed ha vinto la classe a cui teneva molto.Bravo pure Adriano Piccolo ( sc Etna) in Racing start RS 4 ed ha vinto nella sua classe.
Per le Autostoriche ( 50 macchine- meditate gente,meditate) successo meritato di Ciro Barbaccia con la Paganucci 2000 e qui ve la raccontiamo tutta: generalmente Barbaccia è uno che vince sempre e che quindi non si dovrebbe fare problemi, ma poiché è uno sportivo di razza , ama pilotare in modo” pesante “ in ogni circostanza e in questa , durante le prove, ha toccato un guardrail sporgente qualche centimetro,( di quelli sgangherati che vedete sempre per le ns strade) e ha danneggiato la macchina in modo notevole, ma non si è perso d’animo e ha subito avviato le operazioni “chirurgiche” del caso , riuscendo durante la notte nell’impresa ; è salito lo stesso in modo “ pesante” e ha vinto mentre alle sue spalle l’Ing Munafo’, burocrate palermitano di successo( di quelli concreti pero’) , ha portato la sua Lucchini(…. curata da Barbaccia) al secondo posto. Nelle varie classi, non le possiamo citare tutte( quindi non si offenda nessuno) successo di Gioè( ASPAS) che ha anche vinto il primo raggruppamento, Matteo Adragna (su Porsche) che ha vinto il secondo,il locale Corallo ( AR Gtam) che ha vinto il terzo.Bravo “Aeron con la R5 e peccato per Giuseppe Barbagallo( Renault Cristaldi) che ha rotto un semiasse ,quando era destinato a un buon successo.Ottimo lo staff CSAI presente, con il delegato Maurizio Giugno , ma con la gradita presenza del Delegato regionale Armando Battaglia.
Niente pioggia stavolta, tantomeno tromba d’aria come lo scorso anno, meno male, ma il tempo è stato sempre incerto.Adesso le autostoriche vanno Cefalu’ per la crono di Gibilmanna valida per il campionato italiano,e poi dovrebbero andare alla Giarre Milo, con la speranza di una validita’ per il campionato siciliano della loro categoria.