Avere appreso dall’amico di gioventu’ Gianfranco Pucci di Benisinchi, compagno di battaglie automobilistiche dei nostri 19 / 20 anni con le fiat 850, della presentazione di un Libro sulla storia di suo Padre, lo “zio Antonio”, è stata una grande emozione per me che ho ricordi di tutta la famiglia, in particolare di Giulio, che purtroppo ci ha lasciati molti anni fa, ma soprattutto appunto del grande uomo ANTONIO PUCCI , che a tanti come me cresciuti a Palermo … a ” pane e motori” ha insegnato tante cose in materia di corse automobilistiche inseminando la passione , ma anche l’onestà’ sportiva che ci ha sempre caratterizzato ; era un suo pezzo forte questo e diceva sempre a tutti noi giovanissimi piloti allora ventenni ” arrivate dove potete ma con correttezza ” . Non me lo sono mai dimenticato nella vita sportiva e non.
Complimenti a GIUSEPPE PANTANO, Messinese ed eccellente storico appassionato di corse che ha pazientemente assemblato e scritto questo volume che sara’ presentato a breve secondo quanto di seguito scritto nel COMUNICATO STAMPA dall’amico GIANFRANCO MAVARO.
Comunicato Stampa
Venerdì 19 gennaio al Museo dei Motori e dei Meccanismi a Palermo la presentazione della pubblicazione
Un libro per celebrare i 100 anni dalla nascita del Barone Antonio Pucci, primo vincitore siciliano della Targa Florio valida per il Mondiale Marche e pilota ufficiale della Squadra Porsche negli anni ‘60
Palermo, 4 gennaio 2024 – A cento anni dalla nascita sarà celebrato venerdi 19 gennaio alle ore 17, presso il Museo dei Motori e dei Meccanismi dell’Università di Palermo, il Barone Antonio Pucci di Benisichi, il gentleman driver siciliano che divenne pilota ufficiale Porsche negli anni ’60 e che fu il primo conduttore isolano ad imporsi, nel 1964, nella Targa Florio valida per il Campionato Mondiale Marche.
A ricordarlo sarà il figlio Gianfranco Pucci, che si è reso promotore di una pubblicazione dal titolo: “Antonio Pucci, un Campione di simpatia”, scritto dallo storico Giuseppe Pantano per l’editore Carlo Morrone. In circa 300 pagine, illustrate da numerose foto, i 38 capitoli spaziano dal padre Giulio, anche lui brillante pilota, vincitore nel 1924 della Coppa Nissena, per chiudersi con il figlio Giulio, brillante gentleman driver scritturato da Porsche per le edizioni della Targa dal ’71 al ’73 nelle quali ottenne tre meritevoli sesti posti con Dieter Schmid su una Porsche 911 privata e nel 1972 e 1973 con Günter Steckkönig, quest’ultimo al volante di una Porsche Carrera Martini ufficiale.
Il libro, introdotto dalla presentazione dello storico Vincenzo Prestigiacomo, ripercorre i vent’anni di attività del nobile madonita, che debuttò nel 1947 con una Fiat 1100 Sport alla Catania-Etna classificandosi al terzo posto di classe e quinto assoluto, per poi proseguire con Cisitalia, Lancia, Ferrari e Maserati, vincendo un Campionato Italiano GT nel ’59 e tre Europei con la squadra Porsche, ed anche lui, come il padre, ma per due volte la Coppa Nissena, nel ’51 e nel ‘55.
Nel 1958 ricevette la chiamata da Stoccarda direttamente da Huschke von Hanstein, Direttore Sportivo della Porsche, anche lui di nobili origini e soprannominato “il barone da corsa”. Con la Casa tedesca corse per ben 9 anni, fino al 1966, aggiudicandosi nel 1964 a bordo della Porsche 904 GTS ed in coppia con l’inglese Colin Davis la 48° edizione.
La sua quattordicesima ed ultima partenza alla Targa Florio avvenne nel 1966, per il Cinquantenario della gara Madonita, quando salì sul podio con Vincenzo Arena su una Porsche 906 ufficiale. Negli ultimi anni della sua carriera e dopo il ritiro continuò a lavorare come collaudatore per la Porsche fino al suo cinquantesimo compleanno.
Ma non abbandonò lo sport motoristico, proseguendo la sua attività come Commissario Sportivo Nazionale e Consigliere dell’Automobile Club Palermo fino al 1986. Si spense a Palermo nel luglio del 2009 a 86 anni.