FUORI ABBONAMENTO IERI SERA AL GATTO BLU UN INSOLITO SPETTACOLO PER LA FILOSOFIA DEL NOTO BRAND DEL CABARET CATANESE.
UN MONOLOGO DI PIERO MONTANDON,CATANESE NONOSTANTE IL COGNOME CHE FA PENSARE A VENETO,FRIULI O GIU DI LI’, SULLA LEGENDA , PIU’ O MENO RAFFRONTATA CON UNA REALTA’ REMOTA TUTTAVIA ESISTITA, DI UN BAMBINO NATO DA IMMIGRATI SU UNA NAVE DELLA SPERANZA CHE PORTAVA NON SOLO BENESTANTI IN CROCIERA DALL’EUROPA ALLA AMERICA, MA ANCHE EMIGRANTI POVERI IN CANNA,SPERANZOSI DI FARE FORTUNA. IL TUTTO ACCADEVA NELL’ANNO 1900.
QUESTO BAMBINO VIENE TROVATO IN UNA CASSETTA DI CARTONE LASCIATA APPPOSITAMENTE IN PRIMA CLASSE DA GENITORI POVERISSIMI E VIENE ADOTTATO DA UN AMERICANO UN PO SUI GENERIS E CRESCE SULLA NAVE, DIVENTANDO UN PIANISTA BRAVISSIMO; E QUI CON INTERVENTI MUSICALI PIANISTICI APPARE ANCHE DADO MORONI AL PIANOFORTE CHE INTERMEZZA IL RACCONTO DI PIERO MONTANDON, MOLTO BEN RIPORTATO CON LE GIUSTE INFLESSIONI E IL PATHOS NECESSARIO IN ALCUNI PASSAGGI,COME ANCHE UN OTTIMO TIMBRO DI VOCE CHE AVEVA TONI ALTERNATIVI A SECONDA DELLA FASE TEMPORALE DEL RACCONTO IN QUEL MOMENTO.
ORA QUI NON STIAMO A RACCONTARE TUTTO, ALQUANTO ARTICOLATO E RICCO DI PARTICOLARI A VOLTE MINUZIOSI, ANCHE PERCHE’ CI VORREBBERO QUELLE QUASI DUE ORE DI MONOLOGO, FORSE UN PO TROPPO IMPEGNATIVO A ESSER SEGUITO DOPO LA PRIMA ORA, TUTTAVIA INTERESSANTE E DISCRETAMENTE PIACEVOLE.
CERTO CHI ERA ANDATO CREDENDO DI TROVARE IL “MATTATORE ASTORINA ” CON LE SUE BATTUTE E GAGS DA GRANDE ARTISTA DELL’UMORISMO , E’ RIMASTO UN PO SPIAZZATO , TUTTAVIA OGNI TANTO QUALCOSA DEL GENERE CI PUO’ ANCHE STARE , MAGARI PIU’ CALIBRATA NELLA DURATA.