Una tre giorni a Sortino,in provincia di Siracusa, dedicata alla partecipazione alla XXXVI edizione della Coppa Val D’anapo- Sortino, ma anche alla parte sociale ed economica della cittadina che ha un Sindaco davvero bravo e capace ed uno staff alle spalle davvero buono.
Nonostante la buonissima volonta’ manifestata da tutti e diremmo anche dalla cittadinanza, i limiti si perpetuano anno dopo anno. Non è ovviamente colpa della corografia zonale, che questa è e rimarra’ e si sa gia’ prima che il problema della salita di Sortino è quello dello spazio a valle , quasi irrisolvibile( a parte un agrumeto abbandonato, a cio’ che si sente dire, e che potrebbe risolvere il problema se acquisito dal Comune). Ma il problema ripetiamo, a scanso di equivoci e polemiche, non è la gara di Sortino, sentita da piloti ( 190 ) e da tutti col cuore, ma è di base e quindi consiste e interessa il Format di tutte le cronoscalate in se stesse..
Infatti in Acisport andrebbe affrontato il problema della scissione definitiva di Auto storiche e bicilindriche insieme, con loro data e giornata, e il giorno dopo le Moderne, che sono molte di piu’ e con i vari tipi di Racing Start , numerosissime e divise in miriadi di classi , Produzioni Evo e non , TB e surrogati, SH e varie altre sigle ( roba da interprete), e che quindi occupano tempo, e anche le sport , sempre numerose ,non sono da meno. Onore a tutti certamente , ma non è concepibile stare a bivaccare dalle 7,30 del mattino (sia in prova che in gara ) fino a pomeriggio inoltrato della Domenica per fare due salite al giorno di 4/5 minuti ciascuna. E’ disumano ed anche rischioso , sopratutto la domenica di ogni gara ,quando il giorno piu’ importante, diventa quello in cui ci si stanca di piu’ e cio’ significa anche sicurezza per piloti, commissari e pubblico.
Abbiamo visto, sia a Monti Iblei che a Sortino, molti piloti stanchi in viso , dopo 8 / 9 ore di spostamenti e lunghe attese, sempre per fare due salite di qualche minuto . Non è giusto, è intollerabile , e non è , ripetiamo, neanche sicuro.
Una gara in salita infatti comporta una lotta contro il cronometro e quindi in funzione della brevita’ temporale e sostanziale di un tracciato di gara, esige la massima concentrazione e uno stato psichico del tutto rilassato e sereno. Questi requisiti ,in chiunque, vengono a diminuire notevolmente con questi stati di stress.
Vorremmo sperare che Acisport affronti l’argomento con determinazione.
Andiamo adesso alla gara che ha visto animare per tre giorni la cittadina siracusana piena di entusiasmo e che è stata vinta da un giovane ventiduenne emergente locale, Luigi Fazzino che aveva dalla sua la perfetta conoscenza del percorso e una vettura ,Osella turbo 2000, molto adatta al tortuoso e stretto percorso ,che ha sopravanzato sia pur di poco il piu’ noto Domenico Cubeda, con una Osella Zytec 3000 alquanto ingombrante, a prescindere da noie all’elettronica avute in prova e che certo avranno inciso. Molto bene i due della famiglia Cassibba , figlio Samuele e padre Giovanni, e anche qui il figlio Samuele, disponendo di una ultraleggera Osella 1000 con motore motociclistico , ha a sua volta avuto la meglio sulla Osella del padre Giovanni, che era altrettanto una 3000. La ” cartina di tornasole ” c’è tutta !
Bene i locali, molti sortinesi legati a questa gara di casa loro, fra cui anche Antonio Lo Nigro su Renault 5 e Giuseppe Barbagallo e tanti altri tutti ben piazzati. Tra le Scuderie la Catania Corse con 46 vetture in partenza.( terzo e quarto assoluto con i Cassibba )mentre la 47 macchina ( apripista) è stata quella appartenuta al carissimo amico MASSIMO DI PIETRO ,che ci ha prematuramente lasciato due anni fa, ma il cui ricordo resta indelebile in tutti noi. C’e’ un challenge in corso tra piu’ gare intestato a suo nome. Ancora un memorial , quello dedicato al pilota PIERO LA PERA, scomparso a Sortino trent’anni fa, e vinto da Andrea Currenti, e il Trofeo è stato consegnato da Tea La Pera , zia del pilota.
Tra le Autostoriche nuova supremazia , dopo la Coppa Monti Iblei, di Tony Piazza con la performante Lucchini 3000 di quarto raggruppamento ,della scuderia Aspas , seguito da Salvatore Caristi nel terzo raggruppamento, da Guagliardo nel secondo, da Tosto nel primo: In proporzione meglio di ogni altro, e secondo assoluto, un giovane augustano, Camillo Centamore, con la piccola Corsini 1200, un formulino, ha vinto il quinto raggruppamento.
Anche qui molti i piloti locali fra cui Sergio Imbro’, perno nodale dell’organizzazione, Assessore a Siracusa, e Salvo Mortellaro con la nuova Golf, Giuseppe Mure’ con la A112 Sil, e ancora un omonimo, Cesare Mure’ con una R 5 di quarto raggruppamento.
Tra le Scuderie molto bene ASPAS con Piazza, Centamore , Gioe’,Livio Scaccianoce, Capizzi, Bulla e Dispenza, nonché Michele Piazza , padre del vincitore assoluto.
Altrettanto bene la Scuderia Etna che ha piazzato nelle varie classi Marino, Barone , Pino, “Aeron” e Marco Vitale , mentre l’unico pilota con una vettura moderna era Serafino La Delfa ( Cooper Bmw) altrettanto performante.
Scusate se abbiamo dimenticato di citare qualcuno dei tantissimi amici , ma speriamo che almeno le foto , una cinquantina quelle scattate in tre giorni ,riescano a compensare la mancata citazione .
In chiusura , ripetiamo , a scanzo di equivoci che nulla vi è da dire sulla riuscita gara di Sortino , fra l’altro ben diretta da due giovani ma esperti Direttori , Marco Cascino e Graziano Basile. ma il problema c’è in tutte le gare e va urgentemente risolto.
In che modo non è compito nostro, ma una proposta potrebbe essere quella di verifiche immutate al Venerdi pomeriggio, prove ufficiali in una sola manche per tutti al sabato mattina. Il sabato pomeriggio Gara Storiche e Bicilindriche unica manche e tutti questia casa,( dopo avere pagato una iscrizione in forma commisurata e quindi ridotta). La Domenica la gara delle moderne in due manches quando necessario ( dopo avere pagato di piu’ dei predecessori)
E’ una cosa buttata la’ cosi’ ma chissa’ che agli” addetti “ non gli venga in testa di provare, e ovviamente con validita’ su tutto il territorio nazionale.
Sorgera’ il problema della gare storiche del Civsa, ma quelle nessuno le tocca , anche se vista la miriade di classi e classette, con ad ognuno il suo “orticello” anche qui una riforma , magari riguardante l’accorpamento delle classi per peso e cilindrata darebbe nuova linfa a questo settore , troppo radicato al Nord, e con una sola gara per i “ parenti poveri “ ( ma che vogliono questi rompiscatole dei siciliani ? Si facciano 1200 km se vogliono fare il Civsa , se no si stanno a casa ! )” quando invece sarebbe giusto che i gironi fossero tre , proprio come il TVIM , e quindi Storiche Sud, Centro e Nord , con tre campionati e una finale ,magari alla CHIANTI o alla CONSUMA. –Parole al vento !