Sembrava di essere in Piazza Duomo in questo giorno di festa senza “ cittadini” .
Invece , da tutt’altra parte della citta’,si inaugurava la mostra sulla nostra Patrona indetta dalla Fondazione OELLE creata dalla Presidente Ornella Laneri che ormai non stupisce piu’, pur essendo inesauribile.
Una galleria piena di foto , molte in bianco e nero, e qualche quadro (tutte le opere sono in vendita ) ordinatamente sistemate al piano alto del Four Point Hotel facente capo alla famiglia Laneri, che, in questa circostanza ha visto il fratello di Ornella , l’ Archeologo Prof. Nicola Laneri, ideatore del progetto “Adorando Agata On the road “ che appunto , attraverso un documentario e tutta una serie di foto, quadri e slides murali, traccia il percorso di una storia secolare tra archeologia e arte contemporanea.
L’iniziativa era gia’ stata annuciata su CataniaVip pochi giorni addietro, con gli orari di visita della mostra stessa e avra’ un seguito non solo fino a Venerdi 12 Febbraio , con un altro evento sul tema, ma poi anche fino al 28 febbraio.
Alle foto di Gabriele Diego Bonsangue ,Annita Del Zoppo, Carmelo Nicosia e Anna Tusa, si aggiunge un vero e proprio documentario strabiliante, in continua rotazione in galleria( cosi’ bello da averlo personalmente guardato due volte ), ideato da Nicola Laneri, realizzato da un giovane regista Filippo Arlotta col suo ottimo staff, le cui immagini eccezionali lasciano il pubblico immobile e silenzioso.
A nostro giudizio detto documentario è talmente completo e cosi’ ben realizzato da poterlo diffondere sui media internazionali.
Non è mancato il pubblico , certo non quello di precedenti occasioni in tempi normali, tuttavia accorso in discreto numero e con un rispetto assoluto dei protocolli cui ormai siamo abituati e addestrati.
L’ospitalita’ proverbiale di Ornella e della figlia Carolina ha fatto il resto.
Vi lasciamo ad alcune delle foto , bellissime,col rammarico di non potere trasmettere il documentario in questa sede, ma con la raccomandazione di andarlo a vedere nei giorni di apertura della mostra, come gia’ indicato nel precedente nostro articolo.