Una full immersion nel cuore dei Nebrodi a Galati Mamertino , un grazioso paese nell’entroterra messinese, avamposto dei piu’ impegnativi Monti Nebrodi, ma sufficientemente alto per godere o di buon sole, come accaduto prorio nei giorni del convegno dei giornalisti sul Food, o per assaggiare il freddo dell’ultimo giorno, come classico biglietto da visita di chi sta andando via , come dire, ricordati che qui fa freddo. Tre giornate molto intense all’insegna della conoscenza approfondita della cucina dei Nebrodi e delle belelzze dei luoghi che abbiamo visto.Tutta l’organizzazione è stata curata dal collega Nino Amadore, giornalista del Sole 24 ore per la Sicilia che è nato proprio a Galati Mamertino e la cui squisita ospitalità non ha avuto pari in questi tre giorni, con l’organizzazione di tre cene in altrettanti bei ristoranti, e una serie di visite guidate a piccole realtà imprenditoriali locali davvero interessanti. Il tutto accompagnato da due conferenze pomeridiane, valevoli per l’acquisizione di crediti formativi nel settore giornalistico per la formazione continua e che hanno riguardato temi e tavole rotonde sui temi del “Social ai tempi delle fake news: trovare le notizie, organizzarle e diffonderle” e poi anche una sull’Agroalimentare e informazione legata alla crescita dei territori: questa non poteva appunto mancare e chiaramente ispirata allo sviluppo del territorio nebroideo. La presenza di giornalisti giunti da buona parte della Sicilia, 47 in tutto, da Catania, Palermo, Vittoria e altre cittadine è stata poi suffragata dall’intervento del Presidente del Parco dei Nebrodi, Giuseppe Antoci, che ha parlato non solo dello sviluppo del Parco, ma ha anche sottolineato come la legalita’ stia ritornando a impadronirsi di un territorio in cui per anni le tendenze erano e sono state ben altre. Alle tavole rotonde hanno partecipato a turno diversi colleghi, tra cui Salvatore Butera, direttore di Sicilia Agricoltura, Gioia Sgarlata, ( Repubblica), Antonio Giordano (Milano Finanza) e poi anche Vittorio Corradino , ex Presidente dell’ODG Sicilia, con la moglie , la collega Angela Sciortino, capitanati appunto da un padrone di casa, Nino Amadore, davvero ospitale e operativo in ogni momento delle tre giornate. A dare un sostanzioso contributo culturale sul Food è stato poi Saro Gugliotta, presidente regionale dello Slow Food, un vero esperto di tradizioni culinarie che ha animato le serate nei diversi ristoranti dove ogni sera si sono cimentati Chef di fama regionale alquanto noti, fra cui Saverio Piazza giunto da Catania , anzi dal “ Timo” presso l’Hotel Sheraton (di famiglia), che ha cucinato al suo solito in modo stupendo, facendo ricredere , se ve ne fosse bisogno, sul modo di cucinare che si puo’ proporre in un grande albergo come lo Sheraton a Catania, il cui ristaorante è noto in tutta la citta’ come il migliore di Catania. Nella serata da lui condotta era accompagnato dal bravo chef Salvatore Parafioriti, proprietario del Ristorante “La Falda” di San Basilio, piccola frazione di Galati Mamertino, dove si mangia benissimo tutto l’anno in ambiente alquanto elegante. La seconda cena in un ristorante di Galati , la Trattoria Donna Santina , piu’ tradizionale ma eccelelnte al contempo, dove ha cucinato insieme alla proprietaria, appunto la giovane Santina, anche un giovane chef proveniente da Lipari, che ha magnificato il capone e la caponata in modo splendido. A questa serata ha partecipato anche il Presidente del Parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci che ha cenato con tutti i partecipanti , avendo anche tempo di patrocinare la presentazione di un libro di un giovane scrittore locale. Vini offerti per l’intera manifestazione da Tasca D’Almerita, ma non sono mancati altri sponsor. Ma non si e ‘ trattato solo di gustare pietanze elaborate nelle cene (ognuna di 4 portate e accessori ), bensi’ anche di assaggiare , nei ritagli di tempo, tipo merenda, un innumerevole serie di stuzzichini, salumi e formaggi locali conditi da un miele che non si puo’ raccontare per la sua genuinita’, per concludere con una visita alla vicina cittadina di Sinagra, dove c’è un salumificio che è tutto da vedere e… da assaggiare e non ci si poteva esimere dal farlo perche’ i proprietari si sarebbero offesi…. !
Le escursioni antimeridiane sono state anche costituite dalla visita a un antico Mulino a pietra a Longi, e alla attigua sartoria degli stessi proprietari del Mulino , dove si lavora con circa 50 macchine da cucire e altre attrezzature per le grandi firme che inviano costi’ le proprie stoffe e dove si definiscono giacche , tailleurs e quant’altro costituisce moda maschile e femminile che poi troviamo nei negozi di tutta Italia; anche questa piccola azienda è una realta nascosta sui Nebrodi. Ovviamente neanche a dirlo, a colazione è stato un continuo assaggio di pasta col sugo del maialino del Nebrodi, con un secondo di Maialino al forno, formaggi e salumi vari. insomma dopo tre giorni siamo tornati a casa e la bilancia è stata il nostro peggiore nemico. Grazie davvero a Nino Amadore che da quattro anni organizza questa manifestazione e promette di migliorare ancora . Cosa non si sa, perchè tutto è stato perfetto, in primis l’ospitalita’ di questa bella persona dei Nebrodi.