“Eccoci al preannunciato appuntamento con il resoconto della lunga Giarre Milo, non tanto per il suo chilometraggio ( 6,4 km) quanto perchè in 8 ore ce ne siamo usciti! Ebbene si perchè questa gara ( 160 iscritti -150 partiti 100 arrivati) essendo molto selettiva vuole i suoi tempi” —Così iniziava l’articolo della edizione del 2015 su Cataniavip e come per incantesimo lo stesso possiamo dire dell’edizione di quest’anno.– E concludeva anche :”.Due suggerimenti per il prossimo anno: Verifiche a Macchia di Giarre, magari alla partenza, e parco chiuso di nuovo in paese come negli anni d’oro: è piu comodo , piu’ coreografico e si risparmiano numerose … frizioni”.
Lasciato il 2015 andiamo al 2016: Stessa situazione di quanto sopradetto perchè gli iscritti, poi verificati erano ancor di piu’ della passata edizione, le verifiche sono state fatte allo stesso posto, scomodo per tutti e il parco chiuso , lo stesso dello scorso anno, altrettanto scomodo. Capiamo che motivi di opportunita’ politica locale impongano determinate situazioni, talchè anche Santa Venerina, ridente cittadina del comprensorio giarrese desiderava una sua partecipazione logistica, ma la cosa non l’ha gradita nessuno, perchè portarsi , molti col carrello, a parte chi aveva la verifica unica,nelle strette viuzze di Santa Venerina,non è stato facile( tanto piu’ che non c’era un solo cartello che indicasse l’ubicazione del comprensorio scolastico messo- si fa per dire- a disposizione): infatti la… “ reception”… era un cortile e due sportelli vetrati di un ampio salone , dove i concorrenti-protagonisti- e quindi ospiti- venivano ricevuti in fila e all’impiedi per il controllo della documentazione amministrativa. Bagni chiusi a chiave e un bidello o simile che precludeva l’accesso a qualsivoglia parte dell’amplio plesso. Come si dice in latino SIC.!
Parco chiuso come al solito e con molti piloti che alla decellerazione protestavano per dovervi scendere( e quindi poi dover risalire a colpi di …frizione). Come era bello quando la piazza della stupenda Milo si riempiva di auto da corsa al parco chiuso!Una gara e un percorso bellissimi, degni di una titolazione italiana, non puo’ e non deve non curare anche queste cose che poi fanno la differenza.
Andiamo alla gara: prove col naso all’insu , non tanto per la pioggerella stizzosa e capricciosa, ma quanto per la nebbia in mezzo allo scirocco. Buona volonta’ e assoluta disponibilta’ dei due direttori di gara, Graziano Basile, e Lucio Bonasera , infaticabili, gentili, senza scrivania in pelle umana davanti, ma la nebbia non ha consentito loro che decidere di fare effettuare la ricognizione, come da regolamento, tutti dietro alla vettura( una 500 ! ) del Direttore di gara ,in fila indiana piano piano e con temperature dei motori….espresse in farheneiht. Un ulteriore atto di buona volonta’ dei due Direttori alle 14,30 è stato stroncato sul nascere da un ulteriore folata di nebbia e quindi tutto rinviato alla domenica , dove il sole l’ha fatta da padrone. Ha vinto la gara delle automoderne Domenico Scola col 3000 sport, riprendendosi la sconfitta del 2015,staccando l’ idolo locale Domenico Cubeda, su Osella 2000, di qualche secondo.Ma parliamo di un 3000 contro un 2000 e a Giarre non siamo a Sortino…Basta il primo chilometro tutto dritto e i due pezzi di Miscarello e non ci vuole molto a fare questa differenza.Quindi bravo, per carita’, a Domenico Scola, ma in proporzione l’altro DOMENICO, neo campione italiano classe 2000 CIVM, non puo’ non considerarsi il vincitore morale. Molto bene il solito Luca Caruso con la Radical , terzo, quarto Spoto, quinto Ferragina e sesto , ma primo di classe lo showman della Giarre Corse, o’ Presidente, l’anima della cronoscalata, Orazio Maccarrone.Nelle altre classi, Lo Certo, Tudisco , La Delfa, ma anche Giancani( che ha dovuto cedere il primo posto)
Autostoriche appannaggio dell’ormai solito Ciro Barbaccia con la Stenger, nel quarto gruppo,che ha preceduto Nello Fisichella con la Lucchini 3000 SN,poi nel terzo Salvo Caristi( missile 128) su Franco Corallo( ar Gtam) e Di Laura ( Lotus); nel secondo la Ar Gtam di Nicola Scaccianoce, finalmente a posto, ha prevalso sulla Porsche 3000 diGianfabio Varsallona, mentre in proporzione Giacomo Barone, neo campione italiano classe 1150 Tc,unico siciliano quest’anno a vincerlo con la 128 Cerroni è giunto primo di classe( ai danni del padre scrivente- non ci voleva molto !) e terzo assoluto del gruppo a soli tre secondi dalla Porsche. Nel primo raggruppamento vittoria della BMW di Antonio Piazza, su Domenico Capuano con la Fulvia Fisichella, e un sempre verde Dario Nicolosi con la piccola Abarth 1000 .
bene !!! La gara , iniziata puntualmente alle 9 con la bandiera abbassata dall’Assessore Regionale al Turismo ANTONY BARBAGALLO, ( mio navigatore alla Targa Florio del centenario) è finita alle 17, come da copione,mentre una attesa di un ora e mezza per la premiazione, forse per ammirare la luna nel cielo stellato di Milo,ha indotto molti a nominare “fiduciario” per il ritiro il simpatico Antonino Pino, fuggendo senza fari ovviamente, a valle verso i carrelli.–SCUDERIE: Giarre corse al Top con innumerevoli primi posti, pure Fabio Cavallaro,Ionia col vincitore assoluto, Cubeda Corse con patron Domenico, suo padre Sebastiano e seguaci,Aspas con Barbaccia e Di Laura: La Scuderia Etna con Giacomo Barone,Eugenio Guglielmino,primi di classe,nelle storiche, mentre nelle moderne uno spaventoso Lo Certo, bravissimo, ancor bene Ivan Tudisco e Serafino la Delfa( altrettanti primi), mentre la sfortuna ha colpito il neo campione italiano ( ma gia’ ne ha vinti altri) Salvo D’amico, non partito nella seconda salita per un guasto. ORGANIZZATORI: bravi, bravi tutti , pure Curro’ , dimagrito in tre giorni di due Kg.
Nessuna polemica o critica in questo articolo,( sia ben chiaro) ,perchè la gara è nostra e sempre nostra restera’ e deve vivere a lungo, ma un nuovo suggerimento, similare a quello dell 2015 : compattare e razionalizzare tutte le fasi della competizione, trovare siti piu’ comodi, cambiare data ( a Ottobre ci sono le ottobrate nella zona e ne sanno qualcosa coloro i quali sono arrivati fuori Giarre coi carrelli dopo un ora ancora) perchè fa buio presto. Tutti questi “ingredienti” possono contribuire a una ambizione: la prova agognata di Campionato Italiano CIVM o , in alternativa, la piu’ facile, la seconda prova di Campionato italiano autostoriche in Sicilia, insieme a Cefalu’- Gibilmana.( si potrebbe’ fare subito per il 2017 e poi fare l’uno e l’altro nel 2018 !Perché ‘ Sarnano si e Giarre No?).